ANTON KRUPICKA: L’ULTRA TRAILER MINIMALISTA
Lo ammetto. La prima volta che vidi una sua foto pensai : “Che Tarzan moderno!”. Colpa forse del suo capello lungo e sciolto, la barba incolta, il torso nudo, l’aria un po’ selvaggia. Poi, parlando con chi ha avuto il piacere di conoscerlo, mi resi conto che in lui di Tarzan non c’era l’ombra. Anton è così: semplice e minimalista per sentirsi parte della Terra e soprattutto della sua adorata montagna. Correre a petto nudo è un modo per togliere pesi inutili ed orpelli, per arrivare all’essenza. Ecco, questa è la filosofia di “vita” e di “corsa” di Anton Krupicka.
Anton nasce nel Nebraska, l’8 agosto 1983. Cresce in una fattoria situata in una zona tranquilla, a due passi dal bosco. Impossibile non venir attirati dalla natura circostante ed impensabile non imparare da subito a conoscerla ed amarla. Per raggiungere una strada asfaltata Anton deve correre molte miglia, ma a lui piace attraversare boschi e sentieri, anche se è solo un ragazzino. A 11 anni la sua attenzione viene attirata da una gara lunga un miglio (1 km e 600 metri) che alcuni compagni stavano organizzando. Anche lui vuole partecipare ed arrivare ben preparato alla manifestazione. Da quel giorno inizia ad allenarsi, correndo il miglio a velocità sempre più sostenuta ed ottenendo ottime prestazioni. Nella sua classe (composta da 12 allievi) Anton è il più veloce a tagliare il traguardo. Giorno dopo giorno, quasi per gioco, allunga le distanze e sente un miglioramento fisico e mentale al punto che non riesce più a smettere. L’anno successivo, abituato a correre lunghi tragitti, Anton partecipa persino ad una maratona, ed è solo un ragazzino di 12 anni.
Krupicka si trasferisce nel Colorado per il college partecipando spesso a diverse maratone. Durante il primo semestre del college raggiunge la cima del Pikes Peak, nel mese di novembre, in scarpe da ginnastica e pantaloncini corti, nonostante l’altitudine e la neve. Anche quando i risultati non erano brillanti Anton non si è scoraggiato e ha imparato molto dalle sconfitte, continuando ad allenarsi con impegno e caparbietà.
Altra sorpresa di questo atleta è sapere che in tasca ha ben 3 “academic degree” (paragonabili alle nostre lauree) e precisamente in fisica, filosofia e geologia. Studiare gli è sempre piaciuto ed i suoi genitori hanno investito molto nella sua formazione scolastica; la sete di sapere gli è stata trasmessa probabilmente dalla madre, insegnante di liceo per oltre 25 anni.
Nell’estate 2006 ha vinto la mitica Leadville 100 miles. L’anno seguente è nuovamente sua la vittoria, con un miglioramento netto sulla prima esperienza. In quel periodo Anton non è ancora un atleta professionista e lavora in un negozio di calzature.
Le vittorie continuano nel 2009 e nel 2010, aggiudicandosi la 50 mile Trail.
Sua la vittoria della MIWOK 100 K e secondo posto nel 2010 alla Western State Endurance Run, ovvero la gara di riferimento tra gli ultra trail statunitensi (e mondiali).
Vincitore della LAVAREDO ULTRA TRAIL, edizione 2014, 119 chilometri sulle Dolomiti, dislivello 5.850 metri, tempo 12:42’31”.
Tutt’oggi i suoi allenamenti quotidiani sono di 43 km, percorsi al mattino, dopo aver bevuto un caffè. E’ la prima cosa di cui Anton sente necessità…. se non corre diventa nervoso ed irritabile. Eppure, come lui stesso ha precisato in diverse interviste, “i km non contano”. Lui fa riferimento ad ore di allenamento e metri di dislivello. I suoi allenamenti sono molto tecnici ed avvengono ad oltre 3.000 metri, dove l’ossigeno è ridotto. Anton corre preferibilmente da solo per non aver nessuno a cui badare e quando si allena non ascolta musica per essere totalmente concentrato sul percorso.
Krupicka ha un furgone e per 4/5 mesi gira in Colorado, nello Utah, nel Wyoming e sceglie montagne diverse per allenarsi (ce ne sono 600 sopra i 4.000 metri). In inverno rientra a Boulder dove vive. In Nebraska torna solo una volta all’anno per trovare i genitori ai quali è molto legato.
Ultima particolarità: le scarpe… Anton nel 2004 ha iniziato ad interessarsi a calzature “minimal” e ha intagliato le suole delle scarpe. Per diversi anni è stato testimonial dell’azienda New Balance, e a stretto contatto con i designer e ai responsabili è sempre riuscito a farsi progettare calzature idonee al suo modo di correre.
E’ di alcuni giorni fa la notizia che Krupicka è ritornato al team “La Sportiva”, azienda trentina leader a livello mondiale nella produzione di calzature ed abbigliamento tecnico da montagna (coincidenza: a Boulder in Colorado dove Anton vive, La Sportiva ha la sede della sua divisione americana).
I suoi occhi azzurri hanno visto luoghi bellissimi ed incontaminati, i suoi modi sono gentili, lui è un tipo simpatico che si ferma volentieri a firmare autografi e a parlare con i suoi fans.
Nel mondo ultra running si sta affermando come uno dei corridori più carismatici: è per questo che Anton è celebre ed amato dal pubblico.
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