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Lo skyrunning da oggi ha trovato un papà, l’alpinismo!

Il 10 maggio 2017, durante il 251° Consiglio Nazionale, riunitosi a Roma, è stata approvata (con apposita delibera) l’integrazione della disciplina dello Skyrunning nell’elenco delle discipline sportive riconosciute ed ammissibili per l’iscrizione al Registro CONI. (QUI trovi l’allegato con l’elenco delle discipline riconosciute).

Alta Valtellina Skyrunning

credit: Alta Valtellina Skyrunning

Se guardiamo bene notiamo che lo Skyrunning è stato inserito sotto la tutela dell’ALPINISMO 🙂 e questo stride non poco se consideriamo che sarebbe stato più logico (almento per la gente comune come noi) vederlo inserito sotto il baluardo della FIDAL ma, a quanto pare, la Corsa in montagna (FIDAL) che già faceva parte delle discipline ammesse e lo Skyrunning sono due sport coooooompletamente diversi.
Sotto certi aspetti questo è vero, come spiegato in questo articolo, la corsa in montagna si svolge in ambiente montano con brevi tratti asfaltati che non devono superare il 20% della lunghezza totale, la quota massima non deve superare i 3.ooo metri di altitudine e la pendenza media deve essere compresa tra il  5 e il 20% mentre, lo Skyrunning, si svolge anch’esso in ambiente montano con brevi tratti asfaltati che non devono superare il 15% della lunghezza totale, ma in questo caso la quota massima può superare anche i 4.000 metri. I percorsi sono più tecnici e impegnativi, persino passaggi attrezzati con corde fisse o catene, le pendenze sono maggiori e ci si può avvalere dell’utilizzo dei bastoncini durante le salite più impegnative; in ogni caso il percorso non deve però superare il secondo grado di difficoltà alpinistica.

credit: Alta Valtellina Skyrunning

Ok, fatta chiarezza almeno teoricamente, forse forse verrebbe da pensare che lo skyrunning sia più simile all’alpinismo che alla corsa in montagna. Molti degli atleti più forti, d’inverno si dilettano a stracciare la concorrenza in gare di sci alpinismo mentre d’estate, se non impegnati in gare, possiamo trovarli a scalare l’Everest (Kilian insegna 🙂 )

Detto questo, fa comunque pensare il fatto che “mamma Fidal”, che da tempo cerca di entrare sempre maggiormente nelle vette montane più alte, sia stata tagliata fuori dalla corsa alle vette sopra i 3.000mt di altitudine… quasi a dire che fino a quella quota sia un gioco da umani poi, arrivano gli extraterrestri 😉 Staremo a vedere se questo aiuterà lo sport in montagna.

Consentitemi una provocazione: fino ad oggi, la Fidal, con l’invenzione della RunCard, poteva escludere dalle iscrizioni alle loro gare, i semplici tesserati ad Enti di promozione sportiva per favorire i suoi tesserati; beh, ora ce li troveremo a gareggiare solo fino ai 3.000mt (come da regolamento) ma senza mettere piede “dove osano le aquile” ;-)?  avrei preferito che ai vertici dello sport italiano ci fossero state più larghe vedute! Poi ci sono federazioni che corrono in montagna da meno di due anni e altre da più di 25 ma questo…è un altro discorso.

*** Ahhhh, quasi dimentivavo: Se sei interessato ad avvicinarti al mondo dello Skyrunning, non lasciarti scappare la possibilità di partecipare allo Stage del 10 Giugno (QUI trovi tutte le informazioni necessarie).***

SKYRUNNING, TRAIL RUNNING o CORSA IN MONTAGNA che sia, l’importante è fare sport con principi sani, con la voglia di andare in montagna e divertirsi in sicurezza; la burocrazia la lasciamo ad altri.

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