Nike Pegasus trail 2.0 la scarpa ideale per gli allenamenti outdoor
INTRODUZIONE
Sono ormai quasi venti anni che bazzico nel mondo della corsa e ho avuto modo di provare molte tipologie di scarpe da running ma soprattutto da trail running che è la specialità che ormai prediligo.
Per una serie di motivi la mia tendenza nello scegliere le scarpe da trail running è sempre stata orientata verso produttori che hanno una maggiore esperienza nel settore outdoor piuttosto che nel running.
In qualche modo mi sono precluso la possibilità di accedere a molti modelli di marchi “mainstream” del settore come appunto questa Nike trail pegasus 2.0 di cui andremo a parlare ora.
1. PRIMO IMPATTO (considerazioni generali)
Il primo impatto è sicuramente d’effetto per via della colorazione estremamente originale del modello in prova che personalmente considero piacevole.Facendo un piccolo sondaggio tra amici e parenti infatti i sentimenti suscitati sono stati abbastanza contrastanti e divisi in modo equilibrato diciamo un 50 e 50.
Qualcuno se n’è innamorato a prima vista e sarebbe disposto ad accaparrarsele subito anche solo per uscirci a passeggiare,qualcun altro invece è rimasto un pò intimorito dalla vistosità dei colori e preferirebbe una colorazione più “sobria”.
Nike pur volendo scuotere un pò il mercato,sicuramente ha previsto un eventuale reazione di questo tipo e per questo motivo ci propone la trail pegasus 2.0 anche nella più tradizionale versione black.
Oltre alla colorazione la prima cosa che si può notare è la conformazione della scarpa che si presenta molto simile ai modelli stradali anche se presenta I segni distintivi di una scarpa da trail come la suola tassellata e il bumper in punta per la protezione da eventuali urti accidentali.
2. CARATTERISTICHE TECNICHE
Sul sito ufficiale Nike le prime righe che troviamo nella descrizione della scarpa sono le seguenti:
“Trova le tue ali sul sentiero meno battuto. Nike Pegasus Trail 2 offre resistenza e reattività a runner, trail runner e amanti dell’outdoor. Sufficientemente versatile per i tuoi chilometri di tutti i giorni, offre una calzata ideale, grazie alla morbida ammortizzazione e alla trazione robusta.”
Effettivamente la schiuma Nike React di cui è composta l’intersuola ha un ammortizzazione decisamente sorprendente e riesce a mantenere anche un elevata reattività che si traduce naturalmente in una corsa più fluida e veloce.
Da un punto di vista costruttivo non ci sono dubbi,il livello di cura e finitura dei dettagli è elevato ed adeguato all’esperienza di un marchio leader come Nike. La pegasus 2.0 ha un drop di circa 10mm e una altezza della suola piuttosto elevata che la porta ad essere la scarpa ideale per chi ha uno stile di corsa con appoggio di tacco e relativa rullata con relativo rilancio agevolato dalle caratteristiche reattive dell’intersuola.
Naturalmente anche chi utilizza altre tecniche di corsa come l’appoggio di mesopiede o avampiede può correre tranquillamente con questo modello, ma sfruttando solamente la parte anteriore/centrale della scarpa l’ammortizzazione viene percepita meno per via dello spessore inferiore in quella zona.
3. COME VA (stabilità e impatto)
Su strada il comportamento è molto simile a una scarpa da running e le caratteristiche di ammortizzione e reattività su questo terreno non possono che esprimere il massimo della loro potenzialità.
Abbandonando la strada per affrontare qualche facile sentiero e strade bianche con salite e discese prive di difficoltà tecniche si continuano a percepire le caratteristiche positive di queste scarpe con l’aggiunta della stabilità necessaria per percorsi irregolari che ci viene in aiuto dalla tassellatura bidirezionale della suola.
Sui percorsi più tecnici il discorso cambia nettamente: dove sono presenti notevoli pendenze sia in salita che in discesa e terreni di vario genere la stabilità viene un pò meno e con andature un pò allegre bisogna mantenere un elevato livello di attenzione per evitare eventuali infortuni.
L’altezza della suola pur non essendo tra le più elevate in assoluto si percepisce parecchio e la sensazione di instabilità soprattutto su terreni con molte pietre di piccole medie dimensioni è abbastanza elevata.
4. GRIP (parliamo della suola)
La suola presenta un disegno abbastanza profondo e con un buon distanziamento tra i tasselli.
Nella parte anteriore la direzione dei tasselli è studiata per favorire il movimento in avanti mentre nella parte posteriore per prevenire lo scivolamento nelle discese.
Come già detto in precedenza per quanto riguarda la stabilità anche la suola contribuisce al giudizio generale.
Infatti su terreni non troppo tecnici presenta una trazione adeguata per superare le piccole asperità date dai detriti e dalla sabbia presente sui percorsi,mentre su terreni difficili come l’erba l’incisività dei tasselli viene decisamente meno.
Sulla roccia asciutta e stabile di varia origine la tenuta è buona.
Per quanto riguarda la roccia bagnata non ho percorso molti chilometri su questo tipo di terreno ma le sensazioni sono state buone e la scarpa riusciva comunque a fare presa anche su questo tipo di superficie.
5. CALZATA
La calzata è estremamente confortevole grazie anche al materiale della tomaia morbido e alla linguetta integrata che migliora la fasciatura del piede ma senza obbligarlo e senza creare punti di impatto o di sfregamento per le dita.
CONCLUSIONI:
Il mio parere è che Nike pegasus trail 2.0 sia una scarpa versatile ed adatta agli allenamenti di tutti i giorni su percorsi misti che spaziano dalla strada ai sentieri non particolarmente tecnici quindi da far rientrare pienamente nella categoria “door to trail”.
Le sue caratteristiche fanno in modo che possa essere utilizzata da atleti corporatura e peso anche fino ai 75 – 80 Kg (purchè in normopeso naturalmente).