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PIU’ SPORT… MENO TUMORI

Oggi i tassi di guarigione, soprattutto per alcuni tumori, sono aumentati clamorosamente grazie al progresso della ricerca scientifica. La guaribilità media dei tumori è più che raddoppiata in soli 30 anni. Di questo progresso sono promotrici AIRC e la sua Fondazione FIRC, che diffondono una corretta informazione sulle novità terapeutiche e diagnostiche e sugli stili di vita da adottare per una buona prevenzione.

sport contro i tumori

Gli esperti del Sistema Sanitario Britannico lo avevano detto: l’esercizio fisico andrebbe prescritto come una medicina, sullo stesso ricettario. Perché il movimento può essere altrettanto efficace di un farmaco per il cancro e le malattie cardiovascolari, ma non sempre viene preso sul serio dai pazienti. Eppure un’attività fisica regolare può allungare la vita anche di quattro anni.

I ricercatori hanno capito in che modo l’attività fisica agisce su alcuni meccanismi essenziali dell’organismo, come il metabolismo energetico ed ormonale, l’infiammazione, il sistema immunitario.

Muoversi aiuta a restare in forma, a mantenere giovane l’apparato muscoloscheletrico e circolatorio e a perdere peso. Lo sport e il movimento hanno  però altre virtù nascoste, che oggi i ricercatori sono in grado di studiare nel dettaglio e che spiegano anche gli effetti preventivi nei confronti delle malattie cardiovascolari e del cancro.

Innanzitutto è bene distinguere tra due tipi di attività fisica: quella aerobica (che si attiva dopo circa 3-4 minuti di sforzo intenso e si stabilizza dopo 20), in cui il tessuto muscolare utilizza ossigeno per sintetizzare l’ATP, la molecola che fornisce energia al processo; e quella anaerobica, in cui la sintesi di ATP avviene in assenza di ossigeno. Con l’esercizio anaerobico i muscoli si allenano e si rinforzano, ma non c’è accelerazione del battito cardiaco. E’ quindi meno efficace in termini di prevenzione delle malattie, in particolare di quelle cardiovascolari. L’attività aerobica regolare aiuta invece a ridurre l’indice di massa corporea e quindi, in modo indiretto, a prevenire i tumori legati al sovrappeso e all’obesità.

tumori corsa

L’aumento del flusso di sangue ossigena i tessuti, facilitando anche l’arrivo di sostanze antinfiammatorie (l’infiammazione, specie se cronica, favorisce la comparsa di mutazioni nelle cellule e di conseguenza la trasformazione del tessuto sano in tessuto tumorale) e l’eliminazione delle sostanze tossiche accumulate. Questo processo avviene anche nel polmone, che è un organo riccamente vascolarizzato la cui funzione è proprio l’ossigenazione del sangue e l’eliminazione delle sostanze di scarto.

Muoversi accelera il transito intestinale. Più lungo è il tempo in cui le sostanze di scarto dell’alimentazione rimangono in contatto con le mucose di stomaco ed intestino e più alto è il rischio che eventuali composti tossici o mutageni danneggino le cellule. L’accelerazione del tempo di transito del cibo nell’apparato gastroenterico è considerata una delle principali ragioni per cui il movimento previene il cancro del colon.

tumore colon

Una pratica sportiva costante e moderatamente intensa riduce, invece, la concentrazione di alcuni ormoni a cui sono sensibili tumori come quelli dell’utero, del seno e della prostata. Infine l’attività fisica stimola il sistema immunitario, regolando il numero e l’attività di alcune cellule essenziali, tra cui i macrofagi e i linfociti killer, implicati nel cancro.

Gli effetti dell’attività fisica sul cancro del colon sono quelli più studiati. Alcuni studi stimano che le persone attive abbiano un rischio di sviluppare questo tipo di tumore inferiore al 30-40% rispetto alle persone sedentarie. I benefici massimi si ottengono con 30-60 minuti di attività fisica intensa (come una corsa ad andatura sostenuta) al giorno.

E il cancro al seno? anche in questo caso disponiamo di oltre 60 studi eseguiti in tutto il mondo e i risultati sono piuttosto chiari: un’attività fisica frequente ed intensa riduce anche il rischio di sviluppare questo tumore. Alcuni studi hanno verificato cosa accade alle donne che dopo la menopausa, nel momento di maggior rischio di ammalarsi, iniziano ad allenarsi, dimostrando che anche in questo caso vi è un beneficio in termini di riduzione del rischio se confrontato con quello delle donne sedentarie.

mammografia

Una mezz’ora di attività intensa giornaliera (come mezz’ora di corsa) sembra sufficiente per attivare i meccanismi protettivi tra i quali la riduzione del peso, degli ormoni circolanti (nelle donne prima della menopausa) e del fattore di crescita insulino  simile, migliorando anche l’attività del sistema immunitario.

Gli studi sul cancro dell’endometrio, sebbene meno numerosi, dimostrano anch’essi una riduzione di questo tumore del 20-40%, proporzionale all’intensità e frequenza dell’impegno fisico. I benefici sono presenti in tutte le età.

Noi di Infinity Run con piacere divulghiamo queste informazioni ed incentiviamo una costante prevenzione.

Tratto da “Fondamentale” / Editore Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro

 

 

 

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