#vincenzanonmollare
Vincenza Sicari è uno scricciolo di 40 kg, immobile in un letto d’ospedale.
Dal 2013 soffre di una malattia degenerativa che ancora non ha un nome ma che l’ha costretta a lasciare troppo presto le gare, paralizzandola dal tronco in giù.
Vincenza è nata a Lodi il 19 marzo 1979 ed ha iniziato a correre a sette anni per seguire la sorella maggiore Francesca. La passione per questo sport l’ha portata ad essere una valida atleta, specializzata nelle gare di mezzofondo e fondo.
Nel 2004 conquista l’Oro ai Campionati Italiani assoluti di atletica leggera.
Nel 2005 ai “Giochi del Mediterraneo” si classifica sesta nei 10.000 metri.
Nel 2006 è Oro alla Maratona di Firenze, che conclude in 2h 34′ 52″.
L’anno successivo alla stessa manifestazione è nuovamente Oro, migliorando anche la prestazione in 2h 33’14”.
Nel 2008 partecipa ai Giochi Olimpici di Pechino, arrivando ventinovesima nella maratona.
Nello stesso anno partecipa ed è Oro anche alla maratona di Torino (2h 29’52”).
Nel 2013 Vincenza inizia a sentirsi stanca quando rientra dagli allenamenti ma “colpevolizza” i 230 km che macina ogni settimana. I sintomi però peggiorano portandole anche problemi respiratori, una fastidiosa febbre, crampi e formicolii in tutto il corpo.
Inizia il calvario di questa ex portacolori dell’esercito: Vincenza viene ricoverata in diversi ospedali italiani ma è impossibile curarla perché non si riesce a fare una diagnosi precisa.
In alcune strutture ospedaliere si arriva a pensare che i problemi di questa giovane atleta siano di natura psichiatrica, ma Vincenza è certa che non si sta inventando proprio nulla.
Solo una biopsia darà una prima risposta: Vincenza soffre di una malattia di origine neurologica e biologica con lati degenerativi che l’ha paralizzata dal tronco in giù, escludendo solo le braccia. E’ fondamentale cercare un centro specializzato in patologie neuromuscolari.
Non c’è sicuramente tempo da perdere e si ipotizza che la Sicari debba essere trasferita all’estero per poter studiare questa misteriosa e rara malattia.
E’ per questo motivo che vengono promosse diverse competizioni al fine di raccogliere fondi che le permettano di raggiungere un centro dove la sua malattia possa essere trattata in modo adeguato.
L’hashtag #vincenzanonmollare fa il giro dei social e compare in molte gare.
In questa via crucis Vincenza non è sola: può contare sull’affetto di diversi amici, moltissimi atleti, ed è appoggiata dalla Federazione Italiana di Atletica e dal Presidente del Coni.
Anche noi di Infinity Run vogliamo essere vicini a Vincenza e far conoscere la sua storia non solo per sensibilizzare ma anche per tenere alta l’attenzione su questa vicenda.
A Vincenza manca la corsa più di ogni altra cosa. Noi sappiamo che questo sport le ha insegnato la resistenza e la forza di volontà.
E’ per questo che Vincenza lotta ogni giorno, come solo un’atleta può fare e sa fare, abituata a salite, fatiche e sfide.
E questa sfida è sicuramente la più difficile che, non una gara, ma la vita stessa le ha proposto di affrontare.
Vincenza…. non mollare!
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